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Dalla letteratura

S-ICD di ultima generazione in pazienti con cardiomiopatie e canalopatie: dati da un ampio registro multicentrico

I pazienti affetti da cardiomiopatie e canalopatie costituiscono un gruppo eterogeneo di pazienti ad aumentato rischio di morte cardiaca improvvisa (sudden cardiac death - SCD) e aritmie ventricolari potenzialmente letali. Questi pazienti, generalmente più giovani rispetto alla tipica popolazione di pazienti con defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD), hanno però un'aspettativa di vita quasi normale grazie alla protezione contro la SCD fornita appunto dagli ICD. Il miglioramento…

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S-ICD di terza generazione e tecnica di impianto IM a due incisioni nell’ACM con diverse varianti fenotipiche: dati del follow up a tre anni

La "cardiomiopatia aritmogena" (ACM) è attualmente definita come una malattia genetica del muscolo cardiaco che può interessare il ventricolo destro (RV), il ventricolo sinistro (LV) o entrambi i ventricoli, la cui caratteristica fenotipica più distintiva è la “cicatrice miocardica”, che rappresenta il substrato della disfunzione ventricolare e predispone ad aritmie ventricolari potenzialmente letali. Nei pazienti con ACM a rischio di morte cardiaca improvvisa, il defibrillatore cardiaco…

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Tecnica intermuscolare per l’impianto del defibrillatore impiantabile sottocutaneo: studio caso controllo propensity-matched

Il defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo (S-ICD) è stato specificamente progettato per garantire la prevenzione della morte cardiaca improvvisa, superando le complicanze legate all'elettrocatetere del tradizionale ICD transvenoso. Studi osservazionali hanno confermato l'efficacia e la sicurezza complessiva dell'S-ICD nel corso di un follow-up a medio e lungo termine e il primo studio clinico randomizzato di confronto tra S-ICD e ICD transvenoso, lo studio PRAETORIAN, 1…

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Programmazione dei dispositivi S-ICD e riduzione delle terapie inappropriate: i dati dalla pratica clinica

Nei pazienti con defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo (S-ICD), lo studio UNTOUCHED1 ha dimostrato tassi di shock inappropriati molto bassi con la programmazione di una zona di shock condizionale tra 200 e 250 bpm e di una zona di shock per aritmie superiore ai 250 bpm. Non è ancora chiaro però quanto questo approccio di programmazione venga adottato nella pratica clinica, così come il suo impatto sul tasso di terapie appropriate e inappropriate. Un nuovo studio di Rordorf…

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Tecnica intermuscolare a due incisioni per l’impianto del defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo: follow up a 3 anni

Il defibrillatore cardiaco impiantabile sottocutaneo (S-ICD) è un'alternativa efficace e riconosciuta all'ICD transvenoso (TV-ICD) e consente infatti di ridurre il rischio di infezione sistemica e di failure dell'elettrocatetere, che sono le complicanze più comuni del TV-ICD e che spesso richiedono una revisione chirurgica. La configurazione senza elettrocatetere intracardiaco rende l'S-ICD una scelta preferibile soprattutto per i pazienti giovani con malattie aritmogene ereditarie e una lunga…

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Studio clinico randomizzato ATLAS: cosa significano i risultati di superiorità per l’S-ICD e la prevenzione della morte cardiaca improvvisa nel suo insieme?

Una recente rassegna a cura di Roberto Rordorf 1 riassume le evidenze chiave e gli studi che hanno confrontato gli ICD sottocutanei (S-ICD) e gli ICD transvenosi (TV-ICD) per consentire ai cardiologi clinici e a coloro che impiantano queste tipologie di dispositivi di effettuare una selezione ottimale dei pazienti per l'impianto di S-ICD. Con il progredire della tecnologia ICD e il miglioramento degli algoritmi di programmazione, la terapia ICD si è notevolmente evoluta…

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Registro EFFORTLESS: principali risultati a 5 anni

L’EFFORTLESS è un registro multicentrico non randomizzato progettato per raccogliere dati sugli esiti a lungo termine sull’efficacia dell’S-ICD e sugli esiti clinici di 984 pazienti a cui è stato impiantato l’S-ICD Model 1010 tra agosto 2009 e dicembre 2014 in 46 centri di 11 Paesi. Gli outcome primari del registro sono quindi: Assenza di complicanze perioperatorie: tasso a 30 giorni Assenza di complicanze: tasso a 360 giorni …

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Stabilità del sistema S-ICD impiantato mediante tecnica intermuscolare a due incisioni: follow up a 1 anno

La posizione adeguata del defibrillatore cardioverter impiantabile sottocutaneo è fondamentale per garantire l’efficacia della defibrillazione. La tecnica di impianto intermuscolare a due incisioni, ampiamente adottata, evita l’incisione parasternale superiore e utilizza una tasca intermuscolare per il posizionamento del generatore. Un recente studio, i cui obiettivi, materiali e metodi sono stati riportati nella research letter pubblicata sul Journal of Cardiovascular1…

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ATLAS Trial: il confronto tra defibrillatore sottocutaneo (S-ICD) e transvenoso (TV-ICD)

L'ATLAS Trial è il primo studio prospettico randomizzato controllato in cui l’obiettivo principale è quello di valutare i tassi di complicanze correlate all'elettrocatetere tra l'S-ICD e i dispositivi TV-ICD monocamerali a 6 mesi dall'impianto. Si tratta di un investigator sponsored research study, progettato e guidato dal Population Health Research Institute (Canada), dal dottor Jeff S. Healey, MSc, FHRS e dal comitato direttivo ATLAS.

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“Tecnica Shift and Cover”: un metodo conservativo per gestire le complicanze dell’S-ICD

Il rischio di complicanze con il defibrillatore impiantabile sottocutaneo (S-ICD) è inferiore a quello riscontrato con gli ICD convenzionali. Ma proprio a causa della bassa frequenza di complicanze, l'esperienza su come gestirle è altrettanto limitata. L’articolo recentemente pubblicato da Droghetti et al. riempie questo vuoto informativo raccogliendo una serie di complicanze registrate in 14 pazienti con S-ICD proponendo un approccio conservativo alla loro gestione. Le complicanze presentate…

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