S-ICD: bassi tassi di complicanze in pazienti con LVEF ≤35%

I risultati dello studio UNTOUCHED dimostrano i bassi tassi di complicanza in pazienti ad alto rischio.
I risultati dello studio UNTOUCHED dimostrano i bassi tassi di complicanza in pazienti ad alto rischio.
I recenti progressi dell'S-ICD e il PRAETORIAN score sottoposti a studi che ne dimostrano l'efficacia.
L'utilizzo di un S-ICD nei pazienti con coronaropatia è stato messo in discussione per la possibile evoluzione in cardiomiopatia ischemica. Ma è davvero un rischio?
Brough e colleghi hanno stimato - in modo molto dettagliato - i costi reali associati all’estrazione degli elettrocateteri transvenosi in un singolo centro del Regno Unito.
Uno studio italiano pubblicato sul Journal of Cardiovascular Electrophysiology mostra che l'impianto di un defibrillatore sottocutaneo realizzato mediante la tecnica a due incisioni intermuscolare rappresenta una procedura sicura ed efficace.
Uno studio realizzato da Theuns e colleghi ha valutato l'efficacia del filtro passa-alto SMART Pass su una coorte di 1964 pazienti seguiti mediante il sistema di monitoraggio da remoto LATITUDE.
Presentati a HRS 2018 i risultati di uno studio condotto su 1.637 pazienti. I risultati supportano le raccomandazioni incluse nelle linee guida 2017 di AHA, ACC e HRS.
Sono state presentate nuove strategie utili a superare la necessità di sottoporre il paziente ad anestesia generale durante la procedura di impianto del defibrillatore sottocutaneo.
È ora disponibile il libro "Il defibrillatore sottocutaneo S-ICD. Storia, evoluzione e pratica clinica", un valido aiuto per chi si occupa quotidianamente della prevenzione della morte cardiaca improvvisa.
Sponder e colleghi hanno analizzato gli esiti clinici di 231 pazienti sottoposti a impianto di sistema S-ICD tra dicembre 2012 e maggio 2017 presso 12 centri in Austria.