Vera innovazione tecnologica è quella che ci permette di rispondere a quesiti irrisolti che la medicina ci pone e di usare queste risposte per una migliore cura dei nostri pazienti. Questa è una delle sfide più difficili in un mondo ad alta tecnologia e uno dei principali messaggi che Andrea Puglisi ci ha lasciato. Andrea è stato un pioniere dell’elettrofisiologia ed elettrostimolazione. Nei primi anni “settanta” ha subito intuito l’importanza della registrazione endocavitaria dei potenziali hisiani e ha cominciato a utilizzarla nel laboratorio di un piccolo ospedale della provincia di Roma. All’inizio degli anni “novanta” è stato tra i primissimi a comprendere il ruolo rivoluzionario della terapia di resincronizzazione cardiaca e ad applicarla in Italia. Nella sua storia professionale è sempre stato un riferimento per i giovani insegnando loro con l’esempio personale l’importanza della ricerca, dello studio continuo e del sacrificio personale, facendosi carico delle proprie responsabilità, accettando gli errori e facendone tesoro, senza mai rinunciare a spirito critico ed indipendenza intellettuale. In particolare, ha sempre utilizzato ogni risorsa offerta dalla scienza e dalla tecnologia al servizio dei pazienti.
Dal 2017 l’AIAC ha voluto ricordare Andrea Puglisi dedicando alla sua memoria un premio assegnato ai migliori contributi scientifici presentati al Cogresso Nazionale AIAC da giovani aritmologi.
Renato Pietro Ricci